Gesù abbatte il muro di inimicizia compiendo nella Chiesa le su nozze con l'umanità

Scrive Benedetto XVI: "che cosa ha portato Gesù veramente, se non ha portato la pace nel mondo, il benessere per tutti, un mondo migliore? Che cosa ha portato? La risposta è molto semplice: Dio. Ha portato Dio" (Gesù di Nazaret, I vol. p. 73). Gesù ha abbattuto, nella sua carne crocifissa, "il muro di separazione che era frammezzo", l'inimicizia tra giudei e pagani. Lui ha dato compimento pieno alla volontà di Dio, che prevede la salvezza di ogni uomo. Il Tempio esisteva per mostrare che non c'è più giudeo né greco, né uomo né donna, né schiavo né libero, ma che tutti sono uno in Cristo Gesù. Non si tratta di comunismo di bassa lega. Niente ideologie. E' l'opera di Cristo, abbattere le barriere, il peccato che è innanzi tutto inimicizia con Dio, e poi divisione tra gli uomini. Per questo non vi saranno più due popoli, non vi saranno due ma uno solo, come, in Adamo ed Eva, Dio aveva mostrato l'immagine perfetta della sua volontà originaria e mai smentita. Anzi, dopo il peccato, durante tutta la storia della salvezza, Egli è andato compiendo la ricreazione di questa comunione, immagine della comunione che regna nella Trinità, nel cuore stesso di Dio. E' l'amore, sine glossa. L'amore che fonde ma non confonde, e fa dei due una carne sola: la cosa molto buona deturpata dal peccato, ha ritrovato la bellezza originaria in Cristo e la sua Chiesa. Le nozze messianiche con le quali si conclude la Rivelazione nel Libro dell'Apocalisse è la chiamata che Dio fa ad ogni uomo attraverso i suoi primogeniti, i figli della Chiesa. E' lo zelo incontenibile che scaturisce dall'amore geloso di Dio per ogni uomo. Per questo l'ira di Gesù si scatena sui venditori che avevano piantato i loro traffici nel luogo decisivo, sulla porta della fede, della salvezza e della vita.


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