Sant'Efrem Siro. Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?

Il nostro Signore ha scelto Matteo, il riscossore delle imposte, per incoraggiare i suoi colleghi a venire con lui. Ha visto dei peccatori, li ha chiamati e li ha fatti sedere presso di lui. Quale spettacolo mirabile: gli angeli stanno in piedi e tremano, mentre i pubblicani, seduti, si rallegrano. Gli angeli sono colti dal timore per la grandezza del Signore, e i peccatori mangiano e bevono con lui. Gli scribi si rodono per l'odio e il dispetto, e i pubblicani esultano per la sua misericordia. I cieli hanno visto questo spettacolo e ne sono stati ammirati; gli inferi l'hanno visto e sono impazziti. Satana l'ha visto e è andato in bestia; la morte l'ha visto ed ha perso vigore; gli scribi l'hanno visto e sono stati molto turbati. C'era gioia nei cieli ed esultanza dagli angeli perché i ribelli erano stati convinti, i recalcitranti si erano rinsaviti e i peccatori si erano emendati, e perché questi pubblicani erano stati giustificati. Così come le esortazioni dei suoi amici (Mt 16,22) non hanno fatto rinunciare il nostro Signore all'ignominia della croce, neanche gli scherni dei suoi nemici non lo hanno fatto rinunciare alla compagnia dei pubblicani. Ha disprezzato le beffe e disdegnato la lode, facendo tutto quello che di meglio poteva fare per gli uomini.

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