San Giovanni della Croce. Amare Dio con tutto se stessi


Salita al Monte CarmeloCap. XVI.

Tutto il lavoro necessario per giungere all' unione con Dio, consiste nel purificare la volontà dai suoi affetti e appetiti, in modo che da umana e grossolana diventi volontà divina, cioè identificata con quella di Dio. La forza dell'anima sta nelle sue potenze, passioni e appetiti, cose tutte governate dalla volontà. Ora quando la volontà indirizza queste passioni, potenze e appetiti verso Dio e li distoglie da tutto ciò che non è Lui, allora conserva la forza dell'anima per Dio, quindi giunge ad amarlo con tutte le forze. Le affezioni disordinate, da cui nascono gli appetiti, gli affetti e le operazioni sregolate, ... sono quattro: gioia, speranza, dolore, timore. Quando esse sono rivolte a Dio attraverso un esercizio assennato, in modo che l'anima non gioisca se non di ciò che è onore e gloria di Dio, non speri in altro che in Dio, non si dolga se non di ciò che Lo ferisce, né tema se non Dio solo, è chiaro che dispone e conserva tutte le sue forze e le sue capacità per Dio. Al contrario, quanto più l'anima gode di cose diverse da Dio, tanto meno fortemente riporrà la sua gioia in Dio; quanto più porrà fiducia in qualche cosa creata, tanto meno confiderà in Dio. E così per le altre passioni”.

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